Qual è la durata degli oggetti comuni che ci circondano? Resiste di più una lettera o un cd? E siamo certi che le nostre foto digitali siano indistruttibili?
I Natural disaster recovery system si occupano di creare tecnologie di recupero di dati, sia cartacei che virtuali, in caso di catastrofe naturale, in parole povere congelano i libri e e nascondono i file sulle isole.
“Le lettere di Cesare Pavese sono state congelate”, dice Mariasanta Montanari, responsabile del laboratorio di biologia dell’Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio libraio di Roma.
“I fogli vengono bagnati con acqua e poi surgelati in un freezer che consente di scendere di colpo fino a 50 gradi sottozero bloccando così lo sviluppo di microrganismi. Poi si stabilizza la temperatura a meno 20. Per recuperarli si liofilizzano sottovuoto, facendo evaporare il ghiaccio senza produrre acqua”.
Sul fronte digitale banche e società informatiche hanno trovato un posto al sole.
L’IBM sta per stringere un accordo con la regione Sardegna per trasferire i dati al sicuro sulla nostra isola, che non ha zone sismiche. Altri hanno scelto le cavità delle Alpi svizzere.
Ma chi ha trasformato la protezione digitale in un business è l’isola di Mauritius: la Cyber Tower di Ebene è un centro di ricerca che si è trasformato nella Fort Knox elettronica di multinazionali tra le quali Microsoft, Oracle e Accenture.
Le grandi imprese sono a posto, ma il resto del mondo a chi, o a cosa, potrà affidare le proprie memorie?
Vediamo un po’ la durata di alcuni oggetti:
- ALBERO: 8.000 ANNI
Il legno più duraturo è quello del castagno, che può resistere 100 anni: è il contenuto in tannini a renderlo robusto, Le traversine delle ferrovie e i pali telegrafici erano in castagno, L’organismo vivente più antico al mondo ha 8.000 anni ed è un abete rosso scoperto in Norvegia da Leif Kullman, botanico dell’Università di Umea (Svezia). Il più vecchio albero d’Italia è l’olivo selvatico di San Baltolu a Luras, nella nostra provincia di Sassari, che ha 3.000 anni.
8.000 anni è anche la durata di una barca molto speciale, la piroga neolitica di Bracciano, emersa dal lago dopo millenni, è a buon titolo una delle imbarcazioni più antiche del mondo.
- IL FOGLIO DI BUDDHA: 1.140 ANNI
La carta è il materiale disponibile che, oltre a consentire maggiori possibilità espressive, ha più resistenza in assoluto, se si esclude il metodo dell’incisione rupestre.
<<Conservato ad una temperatura di 20 gradi, con un’umidità tra il 40 e il 50%, un libro può superare i 1.000 anni>>, spiega Mariasanta Montanari, <<La vita della carta dipende anche dall’impasto. I contenitori per i musei ad esempio sono ricavati da composti privi di lignina, sostanza chimica del legno, che assorbe umidità e rende il foglio vulnerabile>>.
Tra i documenti più antichi datati con certezza c’è un rotolo del 868 d.C. con una traduzione cinese del Sutra del diamante, celebre preghiera di Buddha.
-UN’IMPRESA: 1.428 ANNI
L’attività Kongo Cumi, una ditta edile giapponese costruttrice di templi votivi è nata nel 578 d.C. ed è sopravvissuta fino al 2006, quando ha dichiarato fallimento.
- UN FILE DIGITALE: 1.400 ANNI
Un computer funziona in media fra i 5 e i 7 anni, una chiave USB molto meno, Il rischio, come hanno sottolineato i ricercatori della Jack Backsin School of Engineering dell’Università di Santa Cruz in California, è che si perda per strada la cultura di una generazione se non si conservano tutti i dati in modo appropriato.
Tutti scattano foto digitali, ma ancora non è dimostrato che i file durino a lungo.
La risposta arriva dal progetto Pergamum, dell’istituto californiano: è un sistema di archiviazione su hard disk portatili che consentirebbe di preservarne il contenuto per 1.400 anni, ricorrendo ad una Nano Flash Memory, una memoria che lavora anche a pc spento.
Per garantire lunga vita ai documenti elettronici, però, oltre alla memoria millenaria, serve che il formato resti leggibile.
<<Anche se restano integri>>, spiega Fabrizio Renzi, direttore tecnico di IBM Italia, <<dopo 1.400 anni si dovrà capire se ci saranno ancora i programmi che li hanno creati o se saranno accessibili con altri software>>.
Tra i più longevi computer in servizio c’è il Mainframe di IBM, avviato nel 1964. <<E’ lo stesso sistema che ha coordinato le manovre per lo sbarco dell’uomo sulla Luna>>, dice Renzi.
- UNA LAMPADINA: 108 ANNI
Una lampadina da 4 watt, ribattezzata col nome del suo inventore, tale Shelby, funziona da ben 108 anni nella caserma dei pompieri di Livermore in California.
- CD, DVD, VHS: 50 ANNI
Le prossime 2 generazioni potranno ereditare il film del cuore o la compilation preferita del nonno.
Cd e dvd originali hanno una resistenza media di 50 anni ma possono arrivare anche a 100. <>, spiega Roberto Negrini, ordinario di Sistemi di elaborazione al Politecnico di Milano.
<<Si tratta di un processo fotochimico che protegge il contenuto dalle possibili infiltrazioni di inchiostri e vernici, cioè la più frequente causa di danneggiamento.>>
Diverso discorso per le videocassette: sono più longeve rispetto a cd e dvd perché la tecnologia non si è evoluta così in fretta. Vhs e simili sono in giro da quasi 60 anni, però la vita media di una registrazione su nastro è di oltre 15 anni.
In fondo alla classifica, infine, ci sono cd e dvd masterizzati: in media resistono tra 5 e 10 anni al massimo. Sono sensibili a infiltrazioni e temperature torride. Eppure la maggior parte dei dati, compresi foto e filmati, è custodita da tutti noi su questi dischi.
E infine, la vita di 10 oggetti comuni:
- FAZZOLETTO DI CARTA: 3 mesi
- FIAMMIFERO: 6 mesi
-TORSOLO DI MELA: 6-12 mesi
- STOFFA E LANA: 8-10 mesi
- FILTRO DI SIGARETTA: 1-3 anni
- CHEWING GUM: 5 anni
- LATTINA DI ALLUMINIO: 10 anni
- SACCHETTO DI PLASTICA: 500 anni
- CARTE DI CREDITO E TELEFONICHE: 1.000 anni
- BOTTIGLIE DI VETRO: durata indeterminata.
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