Quante volte osserviamo madri che si dimostrano infastidite dai commenti gentili rivolti ai loro figli?
Spesso, quando ci troviamo in luoghi affollati, ci muoviamo come se volessimo evitare qualsiasi contatto con chi ci sta intorno. Esiste un antidoto a questo senso di sfiducia che ormai ci condiziona la vita?
La risposta è sì: mentre scrivo si trova acciambellato ai miei piedi e si chiama Merlino!
In realtà lo si può chiamare in tantissimi modi diversi: Leto, Minerva, Lara, Elsa, Jackpot, Zenith, Paride e così via.
Anche la sua “forma” può cambiare; il mio appare come 7 chilogrammi di pelo marroncino, ma ne conosco di neri, bianchi, alti, bassi, piccolo e grandi. Alcuni fanno “bau”, altri fanno “miao”.
Tutti hanno in comune una cosa: ti amano in modo incondizionato.
Questo amore ti trasforma e ti permette di creare un “legame” con chi, come te, conosce questo tipo di amore.
Da quando Merlino è entrato nella mia vita ho conosciuto tantissime persone. Spesso mi ritrovo, durante le mie passeggiate con lui, a scambiare due chiacchiere con persone del tutto sconosciute.
E’ come se Merlino, con la sua sola presenza, riesca ad abbattere il muro di diffidenza che ci siamo creati. L’amore per gli animali sfida le consuetudini sociali, forse perché inconsciamente ci viene spontaneo pensare che chi ama gli animali non possa essere una persona cattiva.
L’amore che i nostri amici a quattro zampe ci donano ci rende più forti e più felici.
Mi dispiace per chi rinuncia per motivi stupidi o paure irrazionali a questo amore. Sicuramente queste persone non riusciranno neanche a comprendere ciò che ho scritto.
Ma per tutti gli altri il potere degli animali sta proprio nella loro capacità di amare.
Perché la cosa più importante è amare e lasciarsi amare.
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