venerdì 6 giugno 2008

Chirurgia plastica una panacea per tutti i mali?

Si sente sempre parlare degli interventi delle dive e di come queste siano diventate più belle grazie a una rinoplastica oppure a un intervento di mastoplasticaa additiva ma non si parla di cosa consiste in realtà l'intervento miracoloso in questione. Ne parlano in modo tale da dare l'idea che sottoporsi ad un intervento estetico sia come andare dall'estetista. Le informazioni in questo campo sono veramente poche, per questo riporto nel blog la spiegazione di due degli interventi più richiesti ovvero la mastoplastica additiva (rifarsi il seno aumentandolo di una o più taglie) e la rinoplastica (rifarsi il naso).

Mastoplastica additiva

Prima dell'intervento
Un esame delle condizioni fisiche generali della paziente, vengono richieste delle analisi cliniche come l'elettrocardiogramma e la radiografia del torace, gli esami del sangue e delle urine. Infine si chiarisce anche il costo dell'intervento che, comprendendo varie voci, tipo di clinica, tipo di anestesia, degenza o day hospital, tipo di protesi, è difficilmente uniforme ma che ragionevolmente può collocarsi tra i 5000 e i 7000 euro tutto compreso.

L'intervento
Si esegue preferibilmente in anestesia generale e dura circa 1 ora. Si introduce la protesi da una incisione intorno alla areola oppure da sotto l'ascella e la si colloca tra il muscolo pettorale e la ghiandola mammaria.

Le tecniche
Per inserire la protesi occorre incidere la cute per una lunghezza di 4-5 centimetri ed è proprio la posizione di questa incisione, che tecnicamente si chiama "via di accesso", che fa distinguere tre diverse tipologie di intervento.

Incisione ascellare Posizione delle protesi

Effetti collaterali
Spieghiamo ora uno dei fenomeni che si può formare a seguito di un intervento di mastoplastica additiva: la formazione della capsula cioè di un indurimento del seno conseguente a una normale reazione del corpo umano alla protesi. La protesi infatti è fatta di silicone e questo materiale, nonostante la sua purezza è pur sempre un corpo estraneo per l'organismo che la circonda di una sottilissima membrana cicatriziale allo scopo proprio di isolarlo: in pratica la protesi viene incistata. Fin qui nulla di strano solo che talvolta, e ribadisco che si tratta di casi rari 1 - 5 % di casi, questa risposta cicatriziale è piuttosto importante e la membrana che si forma si stringe attorno alla protesi rendendola più sferica e il seno più indurito. Anche in questi casi è possibile intervenire adattando il trattamento alla situazione clinica presente.

L'"indurimento" del seno è stato di conseguenza uno degli argomenti più studiati in assoluto in medicina, da oltre trent'anni, ed oggi si può ben dire che si sono apportate modifiche fondamentali alla struttra della protesi.
Anzitutto l'involucro è diventato ruvido - prima era liscio - e questo impedisce il restringimento della membrana lasciando più morbida la protesi.
Poi l'involucro stesso è stato reso più spesso, cioè meno permeabile al passaggio di silicone dall'interno all'esterno della protesi.
In altri casi la protesi viene ricoperta di poliuretano che riduce ulteriormente la formazione di quella membrana che "ritirandosi" stringe la protesi.
Ma altri tipi di protesi sono state immesse sul mercato, da quelle all'olio di soia a quelle riempite di sostanze gelatinose a base di polisaccaridi, queste due tipologie non hanno tuttavia avuto molto successo.

Complicanze
In una piccola percentuale dei casi (3-5%) la reazione cicatriziale che si forma intorno alla protesi può essere eccessiva e determinare un aumento della consistenza del seno: è la cosiddetta "capsula" che può richiedere in qualche raro caso la necessità di reintervenire per eliminarla o quantomeno ridurla. L'origine della capsula non è ancora conosciuta perfettamente anche perché non è un evento frequente, certo è che è uno dei fenomeni maggiormente studiato in chirurgia estetica.

Le cicatrici
Occorre fare definitivamente chiarezza su un punto fondamentale dell'intervento di mastoplastica additiva, comune anche a tutti gli interventi chirurgici, e cioè la qualità della cicatrice finale: essa dipende in larga misura dalla capacità di cicatrizzazione della paziente e in piccola misura dalla meticolosità con cui il chirurgo chiude la ferita. In sostanza è la reazione del corpo che determina la migliore o minore riuscita della sutura chirurgica e quindi della "invisibilità" della cicatrice. Le carnagioni chiare sono predisposte a una buona cicatrizzazione, mentre quelle scure o rosse tendono a sviluppare cicatrici ipertrofiche o cheloide: immediata deve essere la cura chirurgica: microiniezioni di cortisone o l'applicazione sulla cicatrice di lamine di silicone per appiattirle. Insomma se la cicatrizzazione è favorevole i risultati sono eccellenti, anche perché la cicatrice è nascosta o sotto l'ascella o in corrispondenza del contorno areolare. Se invece la cicatrizzazione è sfavorevole - si tratta comunque di rari casi - occore seguire e correggere l'evoluzione della stessa.

Rinoplastica

Tecnica operatoria e anestesia
Attraverso incisioni eseguite all’interno delle narici o subito al di sotto di esse si modificano sia le cartilagini che le ossa nasali. La pelle del naso, che viene completamente staccata da queste strutture si adatterà in seguito, in funzione della sua elasticità, alla nuova struttura nasale.
Si preferisce operare in anestesia generale e l’intervento dura circa 1 ora. E’ tuttavia possibile, se il caso lo consente, effettuare l’intervento in anestesia locale con sedazione.
Dal punto di vista tecnico si opera su due zone:

  • la punta dove le cartilagini vengono modellate e/o accorciate a seconda del difetto.
  • il dorso dove si abbassa la gobba e, se necessario, si raddrizza l’asse del naso.

Si può intervenire anche sulla forma delle narici e a livello della radice del naso, nella porzione in corrispondenza degli occhi, eventualmente per incavare maggiormente il profilo.
Uno studio approfondito del profilo prima dell’intervento è dunque fondamentale e per questo molti chirurghi utilizzano fotografie del profilo e dell’intero viso.

Al termine dell’operazione all’interno delle narici vengono posti alcuni punti di sutura di tipo riassorbibile e due piccoli tamponcini che vengono rimossi dopo pochi giorni. Sul dorso del naso si applica invece una mascherina in gesso o in materiale plastico che evita il gonfiore, protegge e modella la parte operata.

il costo dell'intervento che, comprendendo varie voci, tipo di clinica, tipo di anestesia, degenza o day hospital, tipo di protesi, è difficilmente uniforme ma che ragionevolmente può collocarsi tra i 5000 e i 7000 euro tutto compreso.

In trasparenza si nota l'osso nasale (giallo) che costituisce la gobba e la cartilagine (azzurra) che da la forma alla punta del naso Dopo la rinoplastica si ottiene l'eliminazione della gobba nasale e l'affinamento della punta

Risultati
Appena si rimuove la mascherina il risultato è già visibile e il miglioramento estetico del naso è evidente. Dopo 1 mese circa il naso inizia a riprendere sensibilità e elasticità, ma per sentirselo come era prima della operazione ci vorranno ancora 6 mesi - 1 anno. Qualche caso, con pelle molto grassa ad esempio, può richiedere anche 2 anni.

Queste schede informative sono state prese da questo sito: www.medix.it. Potete trovare delle informazioni precise e chiare su tutti i principali interventi di chirurgia plastica: liposuzione, lifting del viso, aumento e riduzione delle labbra, aumento dei glutei, botulino, asportazione dei tatuaggi ecc... Prima di affrontare un operazione estetica è sempre meglio conoscere bene tutti gli aspetti dell'intervento stesso, così da sapere cosa si ci deve aspettare.

Vi sono casi in cui un la chirurgia plastica è un operazione necessaria in quanto l'operazione non è motivata solo da ragioni puramente estetiche, ma è necessaria per il corretto funzionamento della parte operata. Io non sono contraria agli interventi finalizzati a ritoccare qualcosa che non ci piace, anche perchè in alcun casi si sviluppa un vero e proprio stato di disagio psicologico dovuto a un naso brutto o a un seno troppo piccolo. In questi casi, se non si nasconde niente di più grave sotto questo disagio, l'operazione può cambiare la vita. La cosa che non approvo è l'idea sbagliata che si da di questi interventi, come se fossero delle sciocchezze senza conseguenze. Questo comportamento fa sì che magari, invece di andare semplicemente in palestra, si ci sottopone a una liposuzione o ad altri interventi del tutto superflui che a volte possono danneggiare veramente la salute. Tempo fa veniva trasmessa su Italia 1 una trasmissione dal titolo: "Bisturi nessuno è perfetto". Anche in questa trasmissione tutto sembrava molto semplice: la chirurgia plastica veniva presentata come una panacea per tutti i problemi; si sorvolava sul dolore che i pazienti provavano durante il decorso post operatorio. A volte si parla con clamore di interventi riusciti male, ma se ne parla come se fossero casi più unici che rari, invece sono più comuni di quanto si pensi. Magari con un'informazione più corretta molti ragazzi e ragazze non sarebbero ossessionati dal ritocco e magari troverebbero altre soluzioni molto meno invasive e dolorose per risolvere i loro problemi.

Vi consiglio di leggere questo post pubblicato su un blog veramente interessante "Psichesoma" parla dei trattamenti di bellezza più terrificanti della storia questo per farvi capire come si è sempre stati ossessionati da questo argomento. Dopo averlo letto riflettete che oggi in alcuni casi si fa anche di peggio solo che se pensiamo al passato critichiamo queste assurde pratiche al presente tutto ci sembra lecito. Non è un po' strano?

Grazie per aver avuto la pazienza di "ascoltarmi" è stato bello chiacchierare con te!

Se hai ancora voglia di chiacchierare guarda qui:

@ Conigli giganti. 10 kg di simpatia

@ Hello kitty e Pucca conquistano il pianeta!

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@ Esilarante video di due gatti molto sportivi

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