La storia che state per leggere potrebbe sembrare una favola dato che si parla di una piccola gattina molto coraggiosa, ma non è così: è una storia vera accaduta nel lontano 1996, che secondo me merita di essere ricordata. Sono sicura che dopo aver letto la storia di Scarlett sarete d'accordo con me.
Scarlett viveva in un'autorimessa abbandonata nell’East Side dove, il 30 marzo 1996, scoppiò un incendio. Quando arrivarono i pompieri, uno di loro, David Giannelli, trovò nell’erba tre micini allineati, e poi ne scorse altri due. A pochi metri di distanza c’era invece la giovane madre. Raccontò: “Aveva gli occhi chiusi per le vesciche, la bocca, le orecchie e il muso ustionati, la pelliccia molto malridotta. Le zampe erano ricoperte di spesse croste che parevano fuliggine. Ma era viva.”
Scarlett, allo scoppio dell’incendio, si era precipitata nell’autorimessa, ed era andata avanti ed indietro cinque volte per trasportare tutti i cuccioli fuori, correndo sui tizzoni ardenti e perdendo man mano la vista.
Quando David la depose in una cassa insieme ai cinque gattini (di quattro settimane), “la gatta, non vedendoci, li contò toccandoli con il muso” e quando si accorse che c'erano tutti e 5, finalmente si tranquillizzò e iniziò a fare le fusa.
David Giannelli (che disse: “Tutti qui sanno che qualsiasi cosa posso fare per gli animali, lo faccio”…) la portò immediatamente alla North Shore Animal League di Port Washington, a Long Island. I veterinari la trovarono così: Scarlett aveva le palpebre interne molto gonfie, l’epidermide gravemente ustionata, parte del pelo bruciata, i cuscinetti delle zampine ustionati, come pure le orecchie e le mammelle. Le sue possibilità di sopravvivenza erano incerte, come quella di tornare a vedere.
I medici la misero in una camera iperbarica con i suoi piccoli, ed un’altra volta lei li contò con il muso e poi li leccò tutti: alla fine, si distese su un fianco e li allattò, lasciandoli succhiare il latte dalle mammelle ustionate. Fonte
Questa storia ha fatto nel 1996 il giro del mondo anche grazie a queste immagini davvero toccanti:
Nessuno può rimanere freddo davanti a questa bellissima storia di amore, perchè di questo si tratta, di amore di una mamma gatta verso i suoi cuccioli. La gattina ha dimostrato che non siamo solo noi umani ad avere dei sentimenti.
Spero che questa storia faccia aprire gli occhi a molti che ancora credono che gli animali siano esseri inferiori. Purtroppo più passa il tempo e più mi rendo conto che l'unica razza inferiore che vive sulla terra è la nostra.
Concludo questa chiaccherata riportando una poesia che è stata scritta in onore di Scarlett:
Why is Everybody So Surpirised That I saved My Furry Five?
“Why is everyone so surprised
that I saved my furry five;
that in spite of pain and danger
I brought them out alive?
True my eyes were barely open
but I heard their frantic wails;
through smoke and flames I saw
scorched ears and burning tails.
Every trip was a burdened choice
but I could make no other.
The rescues have called me cat…
But I am also “mother”.
(Autrice. Rosemary Assmussen)
Ecco la traduzione in italiano
Perché sono tutti così sorpresi dal fatto che ho salvato i miei cinque pelosi?
“Perché sono tutti così sorpresi
dal fatto che ho salvato i miei cinque pelosi?
Che a dispetto della sofferenza e del pericolo
io li abbia tratti in salvo?
E’ vero i miei occhi erano appena aperti
ma io sentivo i loro gemiti terrorizzati;
e tra il fumo e le fiamme vedevo
orecchie bruciate e codine arse.
Ogni viaggio era una scelta difficile,
ma io non potevo fare diversamente.
I nostri salvatori mi hanno chiamata “gatto”…
ma io sono anche “madre”.
Grazie per aver avuto la pazienza di "ascoltarmi", è stato bello chiacchierare con te!
Se hai ancora voglia di chiacchierare guarda qui:
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