Questa fotografia è riuscita ad immortalare la forza e la disperazione con cui una donna tenta di opporsi ad una tracotanza molto più grande di lei. Mi colpisce molto vedere il coraggio e contemporaneamente la paura nel volto di questa donna che sta lottando anche, e forse soprattutto, per il bambino che tiene in braccio.
Lei sta lottando contro un muro di disumanità rappresentato dai poliziotti brasiliani che sono stati incaricati di espellere l'11 marzo 2008 la donna e altre 200 persone da una proprietà situata nella periferia di Manaus. Questa donna sta lottando per il diritto ad una vita dignitosa, per il sacrosanto diritto di avere un pezzo di terra per sfamare la sua famiglia. Mi fa paura, veramente paura, quel bastone che si sta inesorabilmente dirigendo contro di lei; mi fa paura perchè già so che farà male e che farà tanta ma tanta più paura a quel piccolo e indifeso bambino. Mi fa paura vedere come quel muro non si ferma davanti a niente. Sono sicura che il gesto di estremo coraggio che ha compiuto non sarà servito ad evitare che centinaia di persone perdessero tutto. Tuttavia credo anche che non sia stato del tutto inutile, perchè ci da la possibilità di farci una domanda importante. Guardate attentamente questa immagine; una donna sta lottanto per quello in cui crede, per i suoi diritti, rischiando la vita. Ora chiediamoci: noi cosa siamo disposti a fare per far valere i nostri diritti?
Grazie per aver avuto la pazienza di "ascoltarmi", è stato bello chiacchierare con te!
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4 commenti:
Veramente un post degno della mia ammirazione. Nei tuoi confronti per avercelo mostrato e nei confronti di questa donna che da sola cerca di difendere i suoi diritti e quelli di altre 200 persone. Provo invece vergogna nei confronti dei poliziotti che non si fermano davanti alla disperazione di una donna (ma non esiste il detto che La donna non si tocca neanche con un fiore?) ed al pianto di un bambino.
Alessandra
Ho deciso di scrivere questo post perché anche io nutro una grande ammirazione per quella donna e anche per tutte le donne che hanno lottato e ci hanno portato ad avere la libertà che oggi, in fondo, abbiamo. Tutto ciò che abbiamo nel presente è merito di persone che hanno lottato nel passato.
A prescindere sulle motivazioni di questa donna che l'hanno portata a tale comportamento, SOLO UNA DEFICENTE porta con se un bimbo di tale età. O forse la sua presenza serviva per commuovere? Vada da sola a prendere le manganellate e lasci nel suo letto il figlio.
Magari non sapeva dove lasciarlo il bambino visto che li stavano cacciando dalla proprietà...
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